La guerra in Ucraina che prosegue oramai da tre anni e mezzo sta cambiando il modo in cui gli eserciti si organizzano e reclutano. Qualche giorno fa un articolo pubblicato sulla rivista online “Le Grand Continent” da un ufficiale francese che scrive con lo pseudonimo di “Robert-Henri Berger” si interrogava in particolare sul ruolo della fanteria, che storicamente ha rappresentato la base di ogni esercito ma che nella guerra contemporanea, segnata dall’utilizzo dei droni, subisce tassi di perdite paragonabili addirittura a quelli del Primo conflitto mondiale. In questo contesto l’arruolamento di nuovi soldati, a maggior ragione proprio nella fanteria, diventa sempre più difficoltoso. Gli eserciti allora fanno leva su nuove motivazioni, più legate allo sviluppo personale: “vivere un’esperienza”, “testare i propri limiti”, “scoprire sé stessi” sono diventati i nuovi slogan del reclutamento. Ad Alphaville ne abbiamo parlato con Mirko Campochiari, analista militare, fondatore del canale Parabellum e collaboratore della rivista di geopolitica “Limes”.
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