Consumo e utilizzo del suolo
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Dossier: “Suolo e cemento” (4./5)

Ai microfoni il capo della sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo ticinese

  • 15.02.2024
  • 12 min
  • Mario Fabio
  • iStock
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Il Trattato di Lisbona dell’Unione europea impone di raggiungere un consumo netto di suolo pari a zero entro il 2050, eppure l’obiettivo è ancora lontano. Del resto ci sono paesi come Austria, Belgio o Spagna che non hanno ancora fatto granché in tal senso. Altri in cui ci si è cominciati a muovere. In particolare, la Germania, dal 2001 ha una norma che limita questa pratica. L’obiettivo è ridurre di un quarto il consumo di suolo, dai 120 ettari al giorno dei primi anni Duemila a un massimo di 30 ettari al giorno nel 2030. Il risultato non è ancora stato raggiunto, ma almeno si è messa in moto una macchina culturale e i vari Länder hanno leggi regionali con meccanismi compensativi per arrestare il consumo del suolo. Nel frattempo, che cosa si sta fatto in Svizzera? E in Ticino?

Le considerazioni di Nicola Solcà, a capo della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo per il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, rispetto alla situazione dello sfruttamento del suolo nella nostra regione.

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