Il caffè è una cosa seria e non da oggi. In questi giorni se ne parla spesso a proposito del rincaro delle materie prime e della scelta di Starbucks di vietare da fine gennaio l’ingresso nei suoi locali se non si consuma. Ma al caffè, costi quel che costi non si rinuncia, il caffè è una scelta, un’emozione, un fatto identitario, il caffè è anche ispirazione come molti scrittori da Balzac a Hemingway ci insegnano. Di caffè, della bevanda e dei luoghi, ne parliamo con il francesista Giuseppe Scaraffia, l’antropologa Elisabetta Moro e Giampaolo Nuvolati, docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio nell’Università di Milano-Bicocca e autore del volume Un caffè tra amici, un whiskey con lo sconosciuto. La funzione dei bar nella metropoli contemporanea (Moretti e Vitali)
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