La cucina italiana è una «miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie, un modo per prendersi cura di se stessi e degli altri, esprimere amore e riscoprire le proprie radici culturali». Questo è solo un passaggio della motivazione espressa dal Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito la scorsa settimana a New Delhi, in India, che ha decretato la cucina italiana come patrimonio culturale immateriale globale. È la prima cucina al mondo ad essere riconosciuta nella sua interezza. Un riconoscimento sicuramente prestigioso, ma che ha provocato anche molte polemiche, soprattutto di natura politica. In Alphaville oggi ci focalizziamo soprattutto su una questione più ampia che comprende il binomio: cucina e identità. Ci siamo confrontati con due ospiti: Elisabetta Moro, antropologa e divulgatrice scientifica, professoressa presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Tra i suoi molto saggi, e Salvatore Bevilacqua, antropologo dell’alimentazione e del patrimonio immateriale, ricercatore presso l’Institut des humanités en médecine del CHUV, l’Ospedale universitario di Losanna.
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