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Sgomberato il Leoncavallo

“Ho visto cose”, lo storico centro sociale avrebbe compiuto 50 anni a ottobre

  • Ieri
  • 8 min
  • Marco Pagani
  • Imago Images
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Dopo quasi 50 anni di attività e a circa trent’anni dallo sfratto dalla sua sede storica, è stato ancora una volta sfrattato il centro sociale più famoso e importante d’Italia, quello dalla storia culturale e sociale più ricca.

Dopo 130 rinvii, giovedì 21 agosto si è compiuto lo sgombero dall’ ex cartiera di via Watteau, sede del centro sociale dal 1994. Il desiderio, da parte del governo più di destra della storia repubblicana d’Italia, di mettere una pietra tombale sopra al più vivace e al meno controllabile degli spazi culturali e sociali autogestiti, sembra essere stato soddisfatto.

Che cosa rappresenta questo sgombero, e in generale questa perdita di biodiversità culturale per una città sempre più gentrificata e orientata al lusso e alla finanza internazionale, è il punto di partenza della conversazione che abbiamo avuto con Massimo Roccaforte: operatore culturale che si occupa da più di vent’anni di editoria e organizzazione eventi culturali.
Attualmente è direttore editoriale delle case editrici Goodfellas, Interno4 e NdA Press. Una di quelle figure creative che proprio grazie a questo substrato culturale si sono sviluppate.

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