800km in 45 giorni e una storia che Andina aveva affrontato nel libro Sedici Mesi pubblicato lo scorso anno da Rubbettino con cui ha vinto il Premio svizzero di letteratura 2025. « In quel periodo di Guerra, mio nonno si era inventato passatore: aiutava gli ebrei, i partigiani feriti e i disertori in fuga dalla ferocia nazifascista a mettersi in salvo in Svizzera attraverso il fiume Tresa. Il 5 maggio 1945, il KZ di Mauthausen fu liberato dagli americani. Il 6 luglio 1945, sedici mesi dopo l’arresto, mio nonno fece ritorno a casa e non raccontò a nessuno quel che gli capitò. »
Un pellegrinaggio per ritrovare la memoria di quella dolorosa esperienza durante il quale è stato accompagnato da una troupe cinematografica, diretta da Villi Hermann, che diventerà un documentario e di cui- a ormai pochi chilometri dalla meta - abbiamo parlato con Fabio Andina.
"Sedici Mesi" di Fabio Andina, Rubbettino (dettaglio di copertina)
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703908