Domenica in scena

"Storia di una vita"

Per conoscere Liana Millu, A. 5384 di Auschwitz Birkenau, di Piero Stéfani

  • 28 gennaio 2018, 18:35
Auschwitz-Birkenau

Auschwitz-Birkenau

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DOMENICA IN SCENA
Domenica 28 gennaio 2018 alle 17:35

in dialogo con Ottavia Piccolo
registrazione editing e sonorizzazione Yuri Ruspini
regia Claudio Laiso
produzione Francesca Giorzi
(PRODUZIONE RSI 2017)

"Storia di una vita"

Domenica in scena 28.01.2018, 18:35

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Scrittrice, educatrice, esponente della resistenza, deportata e testimone, Millu è stata una delle figure più significative della letteratura femminile dedicata ad Auschwitz. Il suo libro più celebre "Il fumo di Birkenau" è stato tradotto in varie lingue e ha goduto di una particolare eco in Germania.

Il dialogo presenta anche materiali letterari molto rari che risalgono a un periodo anteriore alle leggi razziali del 1938 e copre un arco di tempo tanto ampio da giustificare il titolo, "Storia di una vita".

Molte volte Liana Millu ha pubblicamente dichiarato che a Auschwitz-Birkenau, per quanto ciò possa suonare un paradosso, fu fortunata. La buona sorte entrò all’opera fin dal primo momento in cui Millu pose piede sulla fatidica banchina. Appena scesa dal treno si trovò in una lunga fila destinata a transitare davanti a un ufficiale nazista. Poco più avanti a lei Liana scorse un’amica fiorentina che la invitò a fare tre passi per raggiungerla. Quel breve, casuale tratto di strada le salvò la vita. Appena le due amiche gli furono passate di fronte, l’ufficiale abbassò il frustrino e tutto il resto della fila mutò direzione andando verso le camere a gas. Tra di loro c’erano persone giovani e ancora valide. Quel giorno però i trasporti erano stati troppo numerosi per la recettività del campo, occorreva eliminare le eccedenze. Là linguaggio era questo! Ad Auschwitz si moriva o si sopravviveva per un «sì» o per un «no», per un frustino alzato o abbassato.

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