Assedio
Geronimo

Stato d’assedio

di Claudio Visentin

  • 13.09.2021
  • 22 min
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Le mura delle città e delle fortezze scandiscono il paesaggio in età medievale e moderna. Non appena un esercito nemico fa la sua comparsa all’orizzonte, gli abitanti sono pronti a rinchiudersi dietro la rassicurante protezione dei baluardi. Uomini e donne, vecchi e bambini, tutti sono chiamati a dare il loro contributo in questa lotta senza quartiere per la sopravvivenza. Comincia allora un assedio, che può trascinarsi per mesi o anche per anni, con azioni militari, assalti e sortite, ma anche con lunghi periodi di inattività; dopo tutto la fame e la sete sono i migliori alleati degli assalitori. E se la città resiste troppo a lungo, senza arrendersi, l’attende un terribile saccheggio.

In tempi e luoghi anche molto diversi, da Gerusalemme (70) a Parigi (1870), ogni assedio ha una sua storia particolare. Macchine sempre più perfezionate vengono impiegate per scalare le mura o aprire una breccia, sino alla grande svolta dell’invenzione dell’artiglieria, che ridisegna l’aspetto delle città. Sul piano psicologico invece alcune situazioni − speranza, sconforto, minacce, beffe − si ripetono anche a grande distanza di tempo, come ha raccontato Duccio Balestracci.

Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)

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