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I capelli, una parte del corpo apparentemente marginale, fin dall'antichità sono un emblema dello status sociale e un simbolo di potenza, forza, benessere e intelligenza come dimostra il mito di Sansone la cui forza sovrumana risiedeva nella sua chioma. Nella realtà e nell’immaginario medievali i capelli dichiaravano appartenenza o alterità, distinguendo il povero dal ricco, il vicino dallo straniero, il laico dal chierico, la vergine dalla maritata. E così le testimonianze iconografiche e letterarie restituiscono uomini e donne con chiome lunghissime o con teste rasate; vecchi orgogliosi della canizie o che la nascondono con la tintura; capelli esibiti o ripudiati, aggrediti o celebrati, trascurati o acconciati. Una storia affascinante ricostruita da Virtus Zallot, docente di Storia dell’arte medievale all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, nel suo ultimo libro "Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli", pubblicato recentemente dalla casa editrice Il Mulino. Ne parliamo con l’autrice.
Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)
Zallot, Virtus. Sulle teste nel Medioevo : storie e immagini di capelli. Il Mulino, 2021
Zallot, Virtus. Con i piedi nel Medioevo : gesti e calzature nell'arte e nell'immaginario. Il Mulino, 2018
Violi, Alessandra. Capigliature : passaggi del corpo nell'immaginario dei capelli. B. Mondadori, 2008
Prima emissione 4 ottobre 2021
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703596