Le nuove frontiere della biologia umana

Scienze computazionali e bioinformatica - di Clara Caverzasio Tanzi

Leggere il genoma umano, fare modellizzazioni del clima, o ancora studiare la struttura delle proteine, tanto determinante nell’insorgere di molte malattie come l’Alzeihmer e il Parkinson. Compiti impensabili prima dell’avvento delle scienze computazionali, che grazie a supercomputer sempre più veloci e potenti, e ad algoritmi e programmi sofisticati, operano come veri e propri laboratori virtuali, permettendo di accedere ad una conoscenza della realtà che, a causa della sua complessità, sfugge all’immaginazione del cervello umano.
Il nostro Cantone da tempo si sta profilando in questo settore di punta. Ma c’è anche chi comincia a percorrere vie alternative: come la bioinformatica, che fa uso dei supercomputer ma senza abbandonare i dati sperimentali. E’ quanto sta facendo nel dipartimento di chimica dell’università di Cambridge il gruppo di Andrea Cavalli, fisico teorico e matematico ticinese, che sta studiando la struttura delle proteine, causa di molte malattie. Con lui e con Ursula Schenk, ricercatrice dell’IRB, recentemente insignita del premio Pfizer 2010 per un’importante ricerca nel campo dell’immunologia, si parlerà delle nuove acquisizioni nel campo della biomedicina e della bioinformatica.
 
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