Nanotecnologie: opportunità, rischi e regolamentazione

di Clara Caverzasio Tanzi

"Nano" è bello e ... trendy. Oggigiorno infatti tutto sembra essere, direttamente o indirettamente frutto della nanotecnologia, un campo di ricerca vastissimo che ha saputo riunire attorno allo stesso tavolo ingegneri, informatici, biologi, chimici e fisici in uno spazio non più largo di 100 nanometri (cioè 0,0001 millimetri): gli scienziati sono infatti riusciti a farsi piccoli e a penetrare e modellare l’universo delle singole molecole o addirittura degli atomi. A queste dimensioni, le sostanze possono acquistare proprietà completamente diverse, aprendo nuove possibilità per lo sviluppo di materiali innovativi: i nanomateriali di sintesi. Sul mercato esistono già una varietà di prodotti basati su questo concetto, come cosmetici, materiali più resistenti ma più leggeri, tessuti antibatterici, imballaggi che consentono una maggior conservabilità degli alimenti. Ma è soprattutto nel campo energetico e medico che le prospettive future sono molto interessanti: sono infatti in fase di sperimentazione nuovi materiali più efficienti per la produzione di energia e in medicina si stanno sviluppando nuove forme di somministrazione di farmaci antitumorali capaci di scovare le cellule cancerogene ed eliminarle in maniera mirata. C’è però anche chi chiede di non rincorrere ciecamente queste promesse ma di esaminare con calma tutte le possibili implicazioni che i prodotti nanotecnologici potrebbero avere sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. Quali sono dunque le opportunità, e quali i rischi offerti dalle N e quale la regolamentazione in questo campo così vasto e differenziato? Se ne è parlato in un incontro pubblico, organizzato dall' Ideatorio dell'USI e dall'ACSI, con vari esperti tra cui: Andrea Danani, fisico, professore SUPSI, Emiliano Feresin, collaboratore TA-Swiss (Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche, Berna), e Giovanni Pellegri, giornalista scientifico e coordinatore regionale della Fondazione "Science et Cité, che saranno ospiti del Giardino di Albert di domenica 18 novembre.
 
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