Riccardo Tesi
La Recensione

“Un ballo liscio vol. 2”

Un gran ballo liscio

  • 01.02.2024
  • 24 min
  • Franco Fabbri
  • www.riccardotesi.com
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«Un omaggio al lavoro di tutti quei musicisti che, da oltre un secolo, impiegano talento e arte nel far ballare e divertire intere generazioni di italiani: questo è il liscio che noi abbiamo avuto voglia di suonare nel modo più rigoroso e spregiudicato possibile», così Riccardo Tesi e Claudio Carboni concludono la presentazione del loro progetto, che ha girato diversi teatri dell’Emilia-Romagna ed è ora documentato in un album. Tesi, con alcuni degli stessi collaboratori (fra quali il sassofonista Carboni) e con il formidabile mandolinista Patrick Vaillant, aveva già dedicato al liscio un album, pubblicato in Francia nel 1995 e intitolato Un ballo liscioLe bal musette italienThe italian “musette” dance, dove al titolo di ogni brano era affiancato il ballo appropriato (valzer, polka, tango, mazurka, eccetera). Nel nuovo album l’orizzonte del liscio è stato esteso, coprendo un panorama che va dalle versioni “classiche” a quelle più tradizionali, folk, a quelle popolari più note (con l’immancabile Romagna mia) a quelle in cui musicisti di varia estrazione, anche jazzistica, si sono avvicinati al repertorio del ballo di sala. Come spiegano Tesi e Carboni, si va «dagli echi classici di Carlo Brighi alle atmosfere bandistiche del Concerto Cantoni alle aperture jazzistiche di Gorni Kramer, senza dimenticare le contaminazioni etniche delle varianti regionali, bolognesi e le sonorità romagnole di Secondo Casadei». All’album partecipano, in alcuni brani, la bravissima Tosca e Paolo Fresu, accompagnati da un gruppo formato da Riccardo Tesi (organetto diatonico), Claudio Carboni (sax e flauto), Massimo Tagliata (pianoforte e fisarmonica), Maurizio Geri (chitarra e voce), Nico Gori (clarinetto), Roberto Bartoli (contrabbasso), Gianluca Nanni (percussioni), e il quartetto d’archi Alborada.

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