Davvero giovane è il chitarrista – ventisettenne - che accompagna Philippe Jaroussky forse il più interessante controtenore della scena musicale attuale: entrambi francesi, si sono trovati con l’idea di offrire un percorso davvero variegato e intenso di trascrizioni di composizioni spagnole, brasiliane, uruguaiane, argentine, inglesi, italiane e ovviamente anche della loro terra, spaziando in quattro secoli di produzioni musicali, da Henry Purcell a Luiz Bonfà. Il risultato mostra un’incredibile omogeneità stilistica senza tradire gli originali, in un mosaico di rara bellezza.
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