Damon Albarn è cantante, autore e polistrumentista di due dei gruppi più noti del pop “intelligente” britannico: i Blur e i Gorillaz. Questo è il suo secondo album da singer-songwriter solista. Nato come progetto strumentale ispirato ai paesaggi dell’Islanda (ne resta traccia anche nella partecipazione di numerosi musicisti islandesi), The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows è una raccolta di canzoni che spesso rimandano allo stile compositivo inconfondibile di Albarn per i gruppi ai quali ha partecipato, con una nota più cupa che le ricollega (forse anche per nostra semplice suggestione) alle atmosfere dei solisti e dei gruppi “alternativi” nordici, o alle colonne sonore dei film e delle serie televisive di quei Paesi. Sarà anche per l’influenza della pandemia, all’interno della quale l’album è stato concepito, ma è inevitabile trovare qui anche risonanze con i lavori più recenti di altri eccellenti autori-interpreti anglofoni, dal David Bowie di Black Star, alla Kate Bush di Fifty Words for Snow, al Nick Cave di Ghosteen.
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