Amore e rivoluzione

Ora che in Russia il movimento rivoluzionario ha vinto e si è consolidato… il tenero Eros alato, relegato provvisoriamente fra gli accessori, ricomincia a far valere i suoi diritti…. Aleksandra Kollontaj (“Largo all’Eros alato!”) La sua vita è costellata di primati. Rivoluzionaria a fianco di Lenin, con la nomina a commissario del popolo per l’assistenza sociale,
Aleksandra Kollontaj (S. Pietroburgo 1872- Mosca 1952) diventa la prima donna ministro della storia. Quando la sua carriera è dirottata sul versante diplomatico, è anche la prima donna a ricoprire il ruolo di ambasciatrice in Norvegia, Messico e Svezia, favorendo i trattati di pace che l’Unione Sovietica stipulerà con Svezia e Finlandia durante la seconda guerra mondiale. Prolifica scrittrice, produce articoli, racconti, romanzi ma soprattutto saggi e scritti politici legati alla questione femminile, al rapporto tra società e maternità, fra morale e classe operaia, e contro la guerra. Nel 1923 esce su una rivista russa una sua lettera intitolata “Largo all’Eros alato!”, in cui propone una nuova idea di amore che la rivoluzione bolscevica avrebbe dovuto portare con sé. Questo breve ma folgorante testo è ora ripubblicato dalla casa editrice Il Melangolo grazie all’interesse costante del curatore,
Luigi Cavallaro, cultore di storia del pensiero filosofico ed economico, nonché autore di una nota introduttiva ricca di stimoli e di riferimenti alla nostra attualità politica e sociale. A “Largo all’Eros alato!” è stata dedicata una conferenza – dibattito dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari di Pisa, presieduta dalla psichiatra
Marina Zazo che ha chiamato, insieme al curatore del libro,
Maria Turchetto, ricercatrice al Dipartimento di Studi Storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e
Luca Baldissara, titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Pisa.