Brenda Fassie
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Brenda Fassie: la Madonna delle Township

di Lorenzo Simoncelli

  • 18.05.2021
  • 24 min
  • Keystone
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Il 9 maggio si celebra l’anniversario della morte di Brenda Fassie, la rinomata e controversa cantante pop sudafricana, capace di lasciare un segno indelebile nel panorama musicale e nella società dell’intero continente africano. Una ricorrenza speciale che, quest’anno, coincide con il day after delle elezioni per eleggere il nuovo Presidente del Paese, a 25 anni dalla fine dell’apartheid. Brenda Fassie è stata protagonista della lotta di liberazione dal regime segregazionista bianco attraverso la sua musica, ispirando un’intera generazione di giovani vessati da decenni in cui la popolazione nera per uscire di casa doveva mostrare i documenti. L’artista sudafricana è stata la prima a lanciare una canzone, “Black President”, che chiedesse apertamente la liberazione di Nelson Mandela, avvenuta pochi anni dopo.

Il vuoto lasciato 15 anni fa da Brenda Fassie è amplificato dalla fase che sta attraversando il Paese. Disuguaglianza sociale ed alta disoccupazione rischiano di infrangere i sogni dei born free, i giovani nati dopo il 1994 e che non hanno vissuto sotto l’apartheid. Nonostante un contesto politico-sociale completamente cambiato, la musica di Mabrr, uno dei tanti soprannomi di Brenda Fassie, risuona ancora per le strade del Paese, oltre ad essere fonte di ispirazione per i giovani cantanti sudafricani. “La Madonna delle township (baraccopoli sudafricane)”, così il settimanale americano Time l’aveva rinominata nel 2001, era amata dalla gente perché, nonostante il successo, era rimasta vicina al suo popolo. Nei suoi testi si trovano le problematiche vissute dalla popolazione nera povera. Inoltre, per la prima volta, nella conservatrice società sudafricana, ha affrontato temi come la condizione sessuale delle donne.

La complessa personalità di Brenda Fassie, la continua ricerca di attenzione e le ferite mai rimarginate di un’adolescenza complessa, hanno, però, compromesso la sua carriera musicale e la sua vita. A cominciare dall’abuso di sostanze stupefacenti, utilizzate per colmare un vuoto interiore. I cattivi consiglieri e la sua incapacità nel gestire il successo raggiunto l’hanno portata a morire in solitudine e quasi in povertà.

Prima emissione mercoledì 8 maggio 2019

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