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Pippo Baudo dopo Pippo Baudo

 L’anima nazional popolare dello spettacolo

  • Oggi
  • 20 min
  • Alessandro Bertellotti
  • Imago Images
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Ha segnato la storia della televisione italiana, inventando uno stile di progettare e presentare programmi televisivi. Pippo Baudo ha scoperto decine e decine di talenti, ancora oggi protagonisti della musica internazionale, come Eros Ramazzotti, Giorgia, Laura Pausini, Andrea Bocelli.

Ma è stato capace di portare il teatro in televisione, senza snaturare la forza del palcoscenico, dando spazio a voci e volti ancora oggi conosciutissimi.  

Fu definito “nazional popolare” per quel certo modo di confrontarsi con il pubblico, il “suo” pubblico: mai sopra le righe, garbato, preciso, come dovrebbe essere un presentatore, appunto. Un aggettivo che a Pippo Baudo stava stretto, ma che inevitabilmente segnerà la sua vita. Lui, laureato in giurisprudenza, buon musicista, attore, appassionato di opera lirica (tanto da fare scoprire il mezzosoprano Cecilia Bartoli durante un fortunato spettacolo del sabato sera), entrava nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo, lui stesso si definiva “una parte dell’arredamento”.

Con Angela Calvini, responsabile redazione spettacoli del quotidiano “Avvenire”, Tullio Solenghi, attore e autore teatrale, Popi Minellono, paroliere, autore e attore teatrale, Mario Luzzatto Fegiz, critico musicale del “Corriere della Sera”.

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