
Costa d’Avorio
Laser 06.05.2010, 02:00
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Mentre gli “Elefanti” della nazionale di calcio di Didier Drogba si mettono in marcia verso i mondiali sudafricani affidandosi a un allenatore svedese, la Costa d’Avorio fatica a uscire da una profonda e prolungata crisi, che è economica, sociale e persino morale. Abidjan, la grande metropoli tra l’Atlantico e la laguna di Ebriè, la città dei mille locali che un tempo era considerata la “Parigi dell’Africa occidentale”, cerca ora di uscire dalla crisi che l’ha investita con il volgere del nuovo secolo. Dal colpo di stato del ’99 ai tentativi di secessione delle regioni settentrionali, la più grande città della Costa d’Avorio ha ereditato i germi che nel 2004 hanno portato alle violenze urbane, alla caccia al bianco e poi alla partenza della grande comunità francese e dei suoi capitali. Crisi economica e disoccupazione sono oggi i compagni di vita di una popolazione giovane che cresce rapidamente e che teme per il suo futuro. Lontano dalla città, intanto, milioni di ivoriani vivono come sempre al ritmo della stagione agricola segnata dal raccolto del cacao.
Costa d’Avorio
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