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Il filo della fede

Un cammino fra arte, storia e credo 

Abito confraternite religiose, mostra Habitus Fidei presso Museo della Grafica di Pisa

In Europa le confraternite religiose sono trentamila, con sei milioni di confratelli; e diverse hanno sede anche nel nostro cantone, per esempio ben quattro a Lugano. Le confraternite alternano fini religiosi, assistenziali e caritativi attraverso la preghiera pubblica, le opere di misericordia, la penitenza; molte, come le Misericordie toscane, offrono assistenza ai poveri, agli ammalati, ai moribondi, ai pellegrini.

L’abito, di solito una semplice sopraveste di vario colore, è parte essenziale nella vita della confraternita. Da un lato esprime l’appartenenza collettiva, dall’altro nasconde sotto al cappuccio l’identità del singolo confratello, perché non possa prendersi merito delle opere di bene compiute. E proprio gli abiti storici delle confraternite sono esposti nella mostra Habitus Fidei, allestita nel Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa (in seguito la mostra approderà a Lucca e infine a Lugano, a Villa Ciani, in novembre). Il due curatori, Alessandro Tosi e Lorenzo Cantoni, approfondiscono i contenuti della mostra e il retroterra teologico che la sostiene; intervengono anche Gian Paolo Vigo, Priore della Confraternita della Santissima Trinità e San Giovanni Battista di Serravalle Scrivia (Alessandria) e la stilista Cinzia Moresi.

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