
L’improbabile italiano “vero”
Laser 18.03.2011, 01:00
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Italiani si nasce o si diventa? Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, questa è una domanda che non ha una risposta scontata. La storia dell’unificazione nazionale è stata talmente complessa che ancora oggi, al di là dell’immagine folkloristica (e spesso denigratoria) del Paese all’estero –pizza, sole&spaghetti per intenderci- non è facile individuare una comune identità degli italiani da nord a sud della penisola. A differenza di ciò che è avvenuto in altri paesi, nemmeno il cinema e la musica sarebbero riusciti a creare tra gli italiani un senso di appartenenza “forte” alla propria storia e alla propria terra: come mai? Romano Giuffrida lo ha domandato a Gianni Canova, professore ordinario di storia e critica del cinema all’università IULM di Milano; a Paolo Prato, docente incaricato presso il Centro interdisciplinare sulla comunicazione sociale della Pontificia Università Gregoriana e a Mario De Luigi direttore ed editore di Musica&Dischi, dal 1945 la più importante rivista italiana del settore discografico .
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