accompagnato l’umanità nei secoli. Non a caso la peste è spesso presente nelle grandi opere letterarie e artistiche, dall' Iliade alla Bibbia, dalla Guerra del Peloponneso di Tucidide ai Promessi Sposi, fino a La peste di Albert Camus. La peste più catastrofica? Quella raccontata, descritta e documentata dal Boccaccio nel suo Decamerone, che nel giro di cinque anni causò la morte di un terzo della popolazione europea contagiando letteralmente tutti i paesi, dal Mediterraneo al Baltico. Di recente si è ricostruito l'intero genoma del batterio responsabile della ‘ mortifera pestilenza’ trecentesca (il batterio Yersin, in onore del medico svizzero che lo individuò). E si è scoperto fra l'altro che in tutti questi secoli non solo il batterio non è scomparso ma è rimasto uguale a se stesso. Eppure, dal punto di vista epidemiologico l'interpretazione della malattia narrata dal Boccaccio non è ancora univoca. C'è chi sostiene, per esempio, che si sia trattato non di un batterio, o non solo di un batterio, ma di un virus simile a quello dell'AIDS prima maniera, oppure al virus Ebola... Dei corsi e ricorsi delle pestilenze nei secoli, del loro significato biologico, clinico ma anche psicologico e sociale, e della lunga e in parte ancora controversa storia della peste, ci parla lo storico della medicina Giorgio Cosmacini.
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