«La vulcanologia non è fisica, non è matematica. Non può fare previsioni» è quanto ammette uno degli scienziati intervistati, il giorno dopo l’ennesimo sciame sismico che ha scosso i Campi Flegrei, tutta Napoli e il suo golfo. Un paradiso dove emergono meraviglie come Capri, Ischia e Procida, ma che sovrasta una grande conca ribollente che, oltre a generare terremoti continui, potrebbe dare vita ad un altro Vesuvio con altre Pompei e Ercolano. Con conseguenze ancora più catastrofiche sulle persone e le sue case, concentrate cento volte di più di quanto fosse duemila anni fa. Insomma, un paradiso che può trasformarsi in inferno.
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