Esplosione
Laser

Mine: soldati in azione anche a guerra conclusa

di Alessandro Bertellotti

  • keystone
  • 1.4.2022
  • 27 min
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  • Scienze umane e sociali

Alla vigilia della giornata mondiale per la sensibilizzazione sulle mine e l’azione contro le mine (prevista il 4 aprile), "Laser" compie un viaggio in Bosnia Erzegovina, la nazione con il maggior numero di mine al mondo per chilometro quadrato. 25 anni dopo la fine del conflitto che dilaniò i Balcani, in Bosnia Erzegovina e Croazia si lavora ancora per bonificare i terreni e aiutare le popolazioni locali. Le mine antiuomo ed anticarro, infatti, costituiscono ancora un grave pericolo per gli abitanti, causano ancora morti e ferimenti e rallentano lo sviluppo economico. In numerose realtà nel mondo (Angola, Cambogia, Egitto, Ruanda) le mine sono “soldati ancora in guerra, anche se la guerra è terminata”, mentre in altre (Afghanistan, Siria) è difficile intervenire ed è solo possibile allertare la popolazione contro i rischi legati alla presenza di ordigni. Anche la Svizzera è impegnata nell’attività di sminamento umanitario e occupa un ruolo di primo piano per consentire il rispetto dei trattati internazionali e nella conferenza per il disarmo.

Con Stefano Toscano, ambasciatore e direttore del centro internazionale di Ginevra per lo sminamento umanitario (GICHD), Selma Antic e Charles Frisby, Norwegian Peopole’s Aid, Bosnia Erzegovina, Felix Baumann, ambasciatore della missione ermanente svizzera presso l’ONU e altre organizzazioni internazionali a Ginevra e Frederic Guerne, fondatore e direttore generale dell’ONG “Digger” specializzata nello sminamento umanitario.

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