Laser
Venerdì 15 gennaio 2016 alle 09:00
Replica alle 22:35
La diffusione e il consumo di cultura sono un importante segno di crescita civile di una collettività. Se ci riferiamo ai vettori principali di diffusione e informazione, la Svizzera può essere una realtà degna di attenzione, sulla quale è giusto soffermarsi e riflettere. In primo luogo chiedendosi quanto peso abbia la Cultura (con la ‘c’ maiuscola) nella politica editoriale dei vari mass media attraverso le rispettive modalità di comunicazione, legate a diverse appartenenze linguistiche, diverse sensibilità, diverse abitudini di fruizione. Senza però dimenticare le risorse economiche a disposizione: cosa rappresenta lo spazio che i mass media possono oggi dedicare alla Cultura? Quali problematiche nasconde?
Il quinto e ultimo appuntamento con il ciclo di Laser “Cultura e mass media in Svizzera” ci porta nella realtà della Svizzera italiana, per un confronto con i suoi tre principali quotidiani a pagamento, vale a dire – nell’ordine – il «Corriere del Ticino», «La Regione Ticino» e il «Giornale del Popolo». I primi due offrono pagine culturali quotidiane, il terzo un inserto settimanale di approfondimento. Il «Corriere del Ticino» e il «Giornale del Popolo» (proprietà della Diocesi di Lugano per il 51%) sono testate luganesi e fanno parte del gruppo editoriale mediaTI, mentre «La Regione Ticino» ha la sua sede principale a Bellinzona.
Giorgio Thoeni e Yari Bernasconi hanno incontrato, per quest’ultimo appuntamento, Manuela Camponovo, Raffaella Castagnola e Claudio Lo Russo, responsabili rispettivamente delle redazioni culturali di «Giornale del Popolo», «Corriere del Ticino» e «La Regione Ticino».