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Quando in Svizzera piove, l’acqua scorre verso quattro diverse destinazioni, lungo cinque bacini idrici. Dall’Adriatico al Mediterraneo francese, fino al Mar Nero e al Mare del Nord.
E le conseguenze del riscaldamento climatico sono percepite in modo maggiore in realtà nelle quali alluvioni, mareggiate e siccità hanno segnato il territorio e la sua popolazione già in passato. È il caso dei Paesi Bassi (dove finisce anche parte dell’acqua che piove sulla Confederazione) dove da sempre l’ingegno umano ha cercato di contenere l’acqua, indirizzarla grazie a enormi argini, sfruttarla per fini commerciali e agricoli.
Ma con la previsione di un ulteriore aumento della massa d’acqua dei fiumi e l’innalzamento delle maree ha ancora senso provare a ragionare come si è fatto finora?
Con Nathalie Asselman, consulente specializzata nella gestione del rischio di alluvioni per l’organizzazione olandese Deltares, Marc Van Velzel, ricercatore e responsabile dell'archivio del museo dell’alluvione a Oewerkerk, Lars Soerink, manager della ONG ARK e Hans Brower responsabile di progetto alla direzione generale per i lavori pubblici e la gestione dell’acqua.
Prima emissione: 9 giugno 2023
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