Alla vigilia del 50esimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, torniamo nelle periferie romane.
La “Città eterna” è fatta anche delle sue periferie, nate ai bordi della città ma oggi al centro di tante storie di resistenza e rinascita.
Il Quarticciolo, costruito negli anni quaranta del secolo scorso come borgata popolare, resta un luogo simbolo di vita comunitaria e orgoglio di quartiere.
Bastogi, con le sue case popolari sorte negli anni Ottanta, racconta invece la fatica e la solidarietà di chi vive ai margini di una metropoli in continua trasformazione.
Il Corviale, il celebre “Serpentone” lungo un chilometro, fu progettato come città nella città, ma divenne presto sinonimo di isolamento e disagio, oggi al centro di progetti di rigenerazione urbana.
E poi c’è Garbatella, nata un secolo fa come borgata giardino per gli operai e oggi divenuta quartiere alla moda, senza mai perdere la sua anima popolare.
Dalle periferie storiche a quelle contemporanee, Roma continua a raccontarsi attraverso i suoi margini: luoghi difficili, ma vivi, dove la città ritrova la propria umanità.
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