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Moby Dick

Calcio, favelas, musei e altre storie brasiliane

di Mariarosa Mancuso e Matteo Martelli

  • 15.09.2018
  • 1 h e 51 min
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È il Paese delle grandi città dai ritmi e colori irresistibili, dell’allegria, della samba e del "futebol", delle diversità culturali e della natura prodigiosa; ma è anche il Paese dal tasso di criminalità alle stelle, in cui centinaia di migliaia di ettari di foresta vengono abbattuti ogni anno e dove le comunità indigene sono prese di mira dalle stesse autorità.

È il Brasile, Paese degli opposti, al centro della tredicesima edizione del "Festival di letteratura e traduzione Babel", che animerà Bellinzona da giovedì 13 a domenica 16 settembre 2018, dove, negli spazi del Cinema Forum, di Palazzo Civico e del Teatro Sociale, si parlerà di letterature marginali e lingue seconde.

La terra del "Grande Sertão", il grande deserto che fa da sfondo al colossale romanzo di João Guimarães Rosa (per potenza e ricchezza, oltre che per la capacità di scoraggiare gli scrittori che verranno dopo di lui, viene paragonato a "Ulisse" di James Joyce). La terra di Jorge Amado, di "Dona Flor e i suoi due mariti" e di "Teresa Batista stanca di guerra". La terra di Chico Buarque de Hollanda, e di Clarice Lispector, che era nata in Ucraina, fuggì bambina con i genitori ebrei, visse a lungo a Rio de Janeiro e si definiva “pernambucana”. La terra che i numerosi ospiti del festival ci faranno scoprire, raccontando le favelas, la foresta amazzonica, il Nordeste, le identità complicate, il peso del passato e la sua ricchezza, le trasformazioni della lingua portoghese, regalo (o condanna) dei colonizzatori europei.

Sabato 15 settembre “Moby Dick” sarà trasmesso in diretta dal Teatro Sociale di Bellinzona. Sarà nostro ospite Roberto Francavilla, che insegna Letteratura portoghese e brasiliana presso l’Università di Siena, coordina il progetto “Oltre i margini. Il Brasile e la letteratura di favela”, ed è tra i fondatori dell’associazione di studi brasiliani Jacaranda. Con lui, anche Edimilson de Almeida Pereira: poeta e professore universitario attento alla cultura popolare rurale brasiliana e alle sue pratiche religiose sincretiche. Ospiteremo anche lo storico e saggista di fama Angelo d’Orsi, autore di "Alfabeto Brasileiro. 26 parole per riflettere sulla nostra e l’altrui civiltà", edito da Cartabianca.

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