Definito il “Checov dei sobborghi”, John Cheever è stato uno dei più importanti scrittori del ‘900.
"Feltrinelli" ha appena dato alle stampe una raccolta antologica dei suoi racconti curata da Julian Barnes e intitolata “Una visione del mondo” ed è appunto dalla sua visione del mondo che vuole partire questo Moby Dick interrogandosi al contempo su come lo sguardo letterario sulla società americana sia evoluto dopo la lezione del grande maestro.
Le famiglie felici che non esistono, le ipocrisie della piccola e media borghesia, le illusioni sulle infinite possibilità del sogno americano come si sono tradotte a cavallo di XX e XXI secolo? Ma non solo: l’incontro con due grandi americanisti come Luca Briasco – autore di una guida ragionata degli scrittori che hanno lasciato un impronta indelebile negli USA ma anche in Europa (Americana, minumum fax, 2020) e Marisa Caramella, traduttrice e editor di alcuni dei maggiori autori americani contemporanei, è anche l’occasione per interrogarsi sulla forma racconto e sulla sua importanza nell'editoria americana, prima di chinarsi sulla situazione in quella italiana insieme a Antonio Franchini scrittore e editor recente finalista dell'ultima edizione del Premio Chiara.