Il post umanesimo è ormai un campo di studi ben strutturato e ha messo in moto un notevole fermento culturale che interseca, in vari modi, l’analisi antropologica sulla soggettività che sarà destinata ad abitare la terra.
Parlare di postumano significa fare riferimento a teorie filosofiche scaturite dal dibattito degli anni ‘70 soprattutto in Francia, da Foucault a Derrida passando per Bourdieu. Oggi il tema è di stretta attualità grazie al lavoro di teoriche quali Rosi Braidotti oppure Donna Haraway.
Secondo la Braidotti, infatti, “ogni vivente - specialmente l’uomo - si deve scoprire come sintesi di un divenire nomade, costituito nella sua transitorietà da processi umani e non umani, organici e inorganici, politici e sociali.”
“Moby Dick”, dopo una settimana di conversazioni attorno al tema con ospiti quali Francesca Ferrando, Angela Balzano, Daniela Cerqui, Teresa Macrì e Valerio Mattioli, propone un dibattito con il filosofo Sebastiano Maffettone, Professore ordinario di Filosofia Politica presso la "LUISS Guido Carli" a Roma e il teologo e sacerdote André Marie Jerumanis, docente di Teologia morale alla Facoltà di teologia dell’"USI".
A chiudere la puntata una riflessione sui temi etologici ed ecologici con il filosofo Paolo Pecere che insegna Storia della filosofia all’"Università di Roma Tre". Si occupa dei rapporti tra filosofia, scienze della natura e psicologia nell’età moderna e contemporanea.