L’anima e la danza: il nuovo lavoro discografico di Emanuele Torquati
di Claudio Farinone
"L’Anima e la Danza" è un caleidoscopico viaggio tra diversi quadri della letteratura pianistica, con pagine che aprono a un sorprendente panorama di storie, rimandi e narrazioni musicali. Il nuovo album di Emanuele Torquati è uno sfaccettato racconto in musica articolato in capitoli che indagano la relazione dei brani eseguiti con la Danza e con l’Anima, poli entro cui si sviluppa l’intensa ricerca artistica del pianista. In un universo di corrispondenze e suggestioni, l’album raccoglie un ventaglio di lavori che coprono un ampio arco temporale, dal Barocco alla contemporaneità. Da "In Principio era la Danza", piccola raccolta di aforismi pianistici del 1989 nella quale Niccolò Castiglioni rivela come la danza sia forma primigenia d’espressione, si passa a Couperin (La Couperin, Les Barricades Mystérieuses, Ombres Errantes), all’ultimo "Notturno" di Gabriel Fauré, alle "Piano Figures" di George Benjamin e ai "Trois Petites Etudes mélancoliques" di Gérard Pesson insieme alla Berceuse di Francesco Filidei in delicato dialogo con quella di Fryderyk Chopin e con quella di Ferruccio Busoni.
A incorniciare questa esplorazione poetica è collocato Maurice Ravel con la "Pavane pour une infante défunte" e con le "Valses nobles et sentimentales". Un originale progetto che suggerisce un mosaico di trame da cogliere e da seguire, riunite sotto il fascinoso tema de "L’Anima e la Danza", titolo di un dialogo fittizio in cui Paul Valéry ritrae la Vita come una donna danzante, come un corpo in continua trasformazione vitale.
Emanuele Torquati presenta il lavoro al microfono di Claudio Farinone.