«La vera gioia è una cosa seria», così indica l’iscrizione sulla facciata dell’organo del Gewandhaus di Lipsia e così il pianista locarnese Francesco Piemontesi pensa all‘essenza della musica di Brahms. Non puro intrattenimento, non musica di sottofondo ma un viaggio sonoro la cui ricompensa per l’ascoltatore è immensa e preziosa: dimenticare, per un attimo, il mondo.
E se parliamo del secondo Concerto per pianoforte e orchestra del compositore tedesco non si tratta proprio di un “attimo” ma di cinquanta minuti di musica meravigliosa, un vero balsamo per l’anima.
Francesco Piemontesi illumina questa pagina con raffinatezza ed equilibrio insieme ad un’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia splendidamente guidata dell’austriaco Manfred Honeck.
Uscito il 19 settembre per Pentatone, questo disco anticipa l’incisione anche del primo Concerto di Johannes Brahms la cui pubblicazione è prevista per il 2026.
Francesco Piemontesi ha vissuto e respirato i Concerti per pianoforte di Brahms negli ultimi 20 anni e la sua sensibilità regala all’ascoltatore un’interpretazione ricca di dettagli e di fascino sonoro, mettendo in luce la brillantezza, la grandiosità della scrittura che riserva anche momenti di dialogo intimo tra pianoforte e orchestra.
Barbara Tartari ha incontrato Francesco Piemontesi al microfono di Rete Due.
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