Forse non sono molti gli adulti che comprano libri di poesie per i bambini, eppure il linguaggio poetico (nel quale il suono ha una rilevanza almeno pari al senso) è il primo che li accoglie al mondo. Ai bambini arrivano prima i suoni dei sensi, a un bambino ci si rivolge, all’inizio, non con discorsi argomentativi compiuti, ma con una comunicazione fatta di suoni, di ritmi, di lallazioni: le ninne nanne, le filastrocche delle dita, le rime dei bimbi tenuti sulle ginocchia, sono un patrimonio poetico orale, la cui tradizione si perde nella notte dei tempi. La letteratura per l’infanzia ha ben colto tutto questo e propone, sempre più, libri di poesie, o libri in cui gli aspetti fonici e prosodici - adatti particolarmente, tra l’altro, alla lettura ad alta voce – sono tenuti in gran conto.

Gli ospiti di questo secondo passo nella “Tana del Bianconiglio” sono due tra i maggiori poeti per l’infanzia: Bruno Tognolini, autore di numerose e apprezzate raccolte poetiche, poemetti narrativi, filastrocche, ma anche di testi teatrali, romanzi, saggi, canzoni e opere digitali. Ha collaborato con la Rai per l’Albero Azzurro ed è notissimo per le filastrocche della Melevisione. E Chiara Carminati, poetessa e massima esperta di poesia e bambini, tema su cui ha scritto importanti saggi, traduttrice, curatrice di antologie poetiche e scrittrice anche di narrativa.