Una tragedia fiorentina: Rebekka Maeder, Martin Mairinger, Martin Achrainer © Konstantin Nazlamov
Ridotto dell'opera

Il mercante e il cerusico

“Una tragedia fiorentina” e un libro sui castrati

  • Ieri
  • 54 min
  • Davide Fersini
  • © Konstantin Nazlamov I tobs.ch
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La truculenta vicenda di un mercante del XVI secolo – che strangola l’amante della moglie per poi tornare serenamente a godere delle gioie della vita coniugale - è al centro del dramma incompiuto di Oscar Wilde A florentine Tragedy, più volte rivestito di musica da compositori del calibro di Zemlinsky o Prokofiev. Pochi sanno, però, che ne esiste anche una versione svizzera composta dal solettese Richard Flury, in questi giorni in scena a Solothurn e Biel in una regia firmata da Anna Magdalena Fitzi per la direzione di Paul Mann, di cui ci racconta tutto Sabrina Faller. Nell’intervallo, Alberto Mattioli ci invia una cartolina dal teatro San Carlo di Napoli, città che riveste un ruolo importantissimo nel nuovo libro di Giorgio Appolonia pubblicato da LEMMA Press e intitolato Angeli all’Opera; un dizionario delle vite di illustri castrati, tra le cui righe emerge anche la storia di una pratica – oggi aborrita – che sbarcò nell’Italia meridionale del ‘600 e dal capoluogo partenopeo si diffuse, poi, in tutta l’Europa.

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