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“Men of quality don’t fear equality”

Gli stereotipi di genere tornano di stretta attualità al festival “Il diritto di suonare”

iStock-Vestito da donna, Materiale tessile, Seta, Pianoforte, Donne

Nelle orchestre europee più prestigiose la presenza femminile in alcuni casi non supera nemmeno il 20%, e la percentuale rasenta lo zero in alcune sezioni (contrabbassi, percussioni e ottoni).

Ma ancor più grave è la situazione quando si esaminano le posizioni apicali, dirigenziali e creative, per non dire delle compositrici.

Vuole attirare la nostra attenzione sugli stereotipi di genere l’Associazione Classical Rights, che quest’anno ha proposto nel capoluogo lombardo la seconda edizione del festival “Il diritto di suonare”, con la direzione artistica della pianista Ginevra Costantini Negri (nella foto), tenutosi nello scorso finesettimana, in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala e il Comune di Milano, con il sostegno della Fondazione Bracco e della Regione Lombardia.

Abbattere gli stereotipi legati alla scelta dello strumento, alle posizioni dirigenziali, e soprattutto alla composizione; riavvicinare il grande pubblico alla musica d’arte, tra classicità e contemporaneità: questi gli obiettivi principali dell’Associazione e del Festival, con il motto “Men of quality don’t fear equality” – gli uomini di qualità non temono la parità. Per fare il punto dell’articolata situazione, al microfono di Paolo Borgonovo e Giovanni Conti, Ginevra Costantini Negri, direttrice artistica, e Corrado Greco de Il Giornale della musica.

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