Le considerazioni sono a cura del critico musicale italiano Dino Villàtico, espresse sulla stampa di pochi giorni or sono: il mondo di oggi ha paura del sublime? La domanda sorge spontanea, scrive Villatico, considerando la programmazione di teatri e istituzioni concertistiche d’Italia, di Europa e del mondo intero, che tendono sempre di più a proporre un repertorio consolidato, privo di sorprese. Perché, ad esempio, si ha paura della musica radicale del Novecento, oggi sparita dai cartelloni? Giuseppe Clericetti e Giovanni Conti ne parlano con il critico musicale Dino Villàtico e il compositore Mario Pagliarani.
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