Più di sedici ore ininterrotte di musica, per un concerto che ha unito oltre settanta artisti, con nomi del calibro di Paul McCartney, i Queen, David Bowie, Led Zeppelin, Madonna, gli U2. A testimoniare l’evento si collegarono il 90% per cento delle televisioni di tutto il mondo, diffondendo il doppio concerto, svoltosi il 13 luglio 1985 al Wembley Stadium di Londra e al John Fitzgerald Kennedy Stadium di Philadelphia, a circa due miliardi di telespettatori. Il Live Aid fu organizzato da Bob Geldof e Midge Ure, allo scopo di ricavare fondi per alleviare la carestia che aveva colpito l’Etiopia in quegli anni.
Erano anni di trasformazioni globali: dalla crisi del modello economico keynesiano alla nascita della generazione MTV, passando per Reagan, Thatcher, la caduta del muro di Berlino e la lotta per la sopravvivenza in un mondo che si faceva sempre più veloce e complesso.
Ne parliamo con il musicista, conduttore radiofonico e scrittore Gabriele Medeot, autore di un libro edito dall’editrice Tzunami e uscito di recente, e Paolo Prato, musicologo e critico, voce nota della nostra Rete Due.
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