La difesa, un settore che al momento non conosce crisi. La situazione geopolitica, soprattutto in Europa ma pure in Asia, spinge al rialzo le spese militari dei governi. Ad approfittarne sono sicuramente i 100 maggiori produttori di armi, che secondo le cifre pubblicate ieri dal SIPRI, l’istituto internazionale di Stoccolma per le ricerche sulla pace, hanno visto il fatturato salire di quasi il 6% a 679 miliardi di dollari nel 2024. Mercato delle armi dominato da alcuni paesi. Sono nettamente in testa alla classifica gli Stati Uniti che sfiorano la metà del totale con il 49%, mentre seguono staccati Cina 13%, Regno Unito 8%, Russia 5% e Francia 4%.
Delle particolarità del settore della difesa e delle trappole che possono scattare a causa del riarmo parleranno a Modem:
Luca Baccelli, professore ordinario di filosofia del diritto all’Università di Camerino
Pietro Batacchi, direttore Rivista Italiana Difesa
Lorenzo Scarazzato, ricercatore SIPRI e fra gli autori del rapporto sui maggiori produttori di armi
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