Da mesi la politica federale ruota attorno all’esercito da una parte, e alle finanze dall’altra. Vista la situazione geopolitica, appena la settimana scorsa il Consiglio nazionale ha seguito il Consiglio degli stati nell’aumentare di quattro miliardi di franchi supplementari le spese militari. Così già dal 2030 i fondi per la difesa arriveranno all’uno percento del prodotto interno lordo, con Il credito quadro che passa da 25.8 a 29.8 miliardi di franchi per il periodo 2025-2028. Un’accelerazione rispetto alla tabella di marcia del Consiglio federale, che voleva spendere l’un percento del pil per la difesa solo dal 2035.
Sempre la settimana scorsa sono poi arrivate le proposte di risparmio del Consiglio federale per far rientrare i conti dei prossimi anni nei parametri del freno all’indebitamento, proposte di risparmio che non toccano l’esercito.
Ne discutono a modem:
· Tamara Funiciello, Consigliera nazionale bernese del PS, della Commissione delle finanze
· Martin Candinas, Consigliere nazionale grigionese del Centro, della Commissione della politica di sicurezza
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
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