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Posta Quo Vadis?

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  • 10.09.2024
  • 30 min
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Un semaforo rosso. È questo quello che a cui ambisce una commissione del Consiglio Nazionale, che mira a bloccare le continue ristrutturazioni della Posta. In altri termini il Parlamento vuol poter dire la sua su temi come la chiusura di uffici postali o la loro trasformazione in filiali gestite da terzi. Oppure quando il Consiglio federale è pronto chiudere un occhio per quanto riguarda la puntualità nella consegna di lettere e pacchi.

In gioco c’è il servizio pubblico che l’azienda è chiamata a rispettare, pure nelle regioni più periferiche. Anche su questo punto ci sono cambiamenti in vista, dato che con un’ordinanza il Governo permetterà alla Posta di non dover più servire 60mila cittadini che vivono in zone discoste. Materia che il Parlamento vuole ora analizzare. Se il semaforo diventerà davvero rosso, per il direttore della Posta “sarebbe una catastrofe”, l’azienda non riuscirebbe a tenere il passo della concorrenza.

Di Posta e del suo futuro discutIamo con:

Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR/TI
Lorenzo Quadri, consigliere nazionale Lega/TI e relatore in aula su questo argomento

In un’intervista registrata, le considerazioni di Roberto Cirillo, direttore generale della Posta

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