Una pipa usata per consumare crack
MODEM

Una Svizzera che fa Crack

Consumi in crescita in tutte le Città: politica e istituzioni si interrogano sul da farsi a 30 anni dall’introduzione della somministrazione controllata di eroina in Svizzera

  • Reuters
  • 4.12.2023
  • 30 min
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Cocaina da fumare, mischiata con bicarbonato o ammoniaca. Questo è il crack e questo è il tipo di tossicodipendenza che sta sempre più prendendo piede nelle nostre città. Un fenomeno che ha dapprima investito Ginevra e la Svizzera romanda ma che ora si è esteso anche alle altre principali città del nostro Paese. Pure Lugano e Coira ne sono toccate. Un consumo in crescita, anche perché il crack è nettamente più a buon mercato rispetto ad altre sostanze stupefacenti. Ma ha effetti immediati molto gravi, sulla salute di chi ne fa uso e anche sulla gestione di questi casi, visto che il consumo di crack porta rapidamente a irascibilità e violenza. C’è dunque anche un problema di ordine pubblico.

Questa puntata di Modem ci porterà dapprima a Zurigo, con un reportage di Luca Fasani, che ha visitato un Centro di contatto per tossicodipendenti, una struttura che funge da modello anche per altre realtà del nostro Paese. Coira ad esempio è intenzionata ad aprire degli spazi simili per chi consuma crack. E a Lugano? Al Parco Ciani , dove si ritrovano i consumatori abituali di eroina, gli operatori osservano un aumento importante del consumo di crack e freebase fra chi già faceva uso di altri tipi di stupefacenti.

Un fenomeno di cui parleremo con: 

Ne parliamo con

Karin Valenzano Rossi, capo dicastero sicurezza e spazi urbani della Città di Lugano

Emilia Gianola, criminologa dell’Università di Losanna

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