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Voci del Grigioni italiano

La vita de una volta

Il sogno di Michi (Michelea Santi)

  • 13.1.2023
  • 21 min
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A Soazza ha recentemente aperto i battenti un micro-museo “La vita de una volta”, ideato da Michelea Santi coadiuvata dall’amica Nazarena Rizzi. Trova spazio in una vecchia stalla, risistemata. Al primo piano è stato ricreato un ambiente domestico mentre al piano inferiore trovano posto oggetti della vita contadina. Un luogo incantevole che consente di fare per un tutto nel passato per capire come vivevano i nostri nonni e bisnonni.

Le valli del Grigioni italiano sono ricche di spazi museali. Il museo Moesano ha una ricchissima collezione di oggetti. In Valposchiavo si stima che siano 60mila quelli di proprietà dei musei della valle. Oggetti che non hanno trovato una collocazione nelle mostre permanenti ma che hanno un interesse storico, sociale e culturale e pertanto meritano di essere conservati. Sino a due anni fa erano stipati in diversi luoghi, oggi sono tutti - o quasi - sotto lo stesso tetto, quello del centro di conservazione per i beni culturali”.

Il “centro di conservazione per i beni culturali” di Poschiavo non è stato concepito solo per conservare il ricco patrimonio etnografico della valle. L’intento è soprattutto quello di valorizzare la memoria collettiva. Grazie alle continue donazioni di oggetti recuperati nelle soffitte questo centro cresce di giorno in giorno ed oggi è a tutti gli effetti un museo che dispone di un data base davvero unico nel suo genere.

Quando parliamo di conservazione del patrimonio storico e culturale non dobbiamo pensare solo ad una serie di oggetti di piccole e medie dimensioni che cercano la collocazione ideale, ma ci sono situazioni in cui è il paesaggio stesso ad essere così interessante da finire sotto una campana di vetro. Pensiamo ad esempio agli scavi archeologici e quindi ai siti di interesse storico. E non dobbiamo andare neppure troppo lontano per trovarne uno. A Piuro, nella Bregaglia italiana, dagli anni Sessanta c’è l’associazione italo-svizzera che sta portando avanti campagne di scavi per recuperare ciò che resta della grande Piuro, un florido centro commerciale posto sulla via di transito che dall’Italia portava merci al centro e al nord Europa, che fu spazzato via con i suoi 1000 abitanti da una gigantesca frana il 4 settembre 1618.

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