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Cosa è rimasto di festivo nel Corpus Domini e in queste giornate infrasettimanali “di riposo”? 

  • Ieri
  • 39 min
  • Antonio Bolzani

Cosa rimane di festivo in questi giorni infrasettimanali “di riposo” che assomigliano sempre di più a delle normali giornate feriali? Per l’economia locale e i commerci quali sono i vantaggi e gli svantaggi del “tenere aperto o chiuso”? Spostato in molti Paesi dal tradizionale giovedì alla domenica, il Corpus Domini celebra la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia: è sicuramente una delle feste più sentite a livello popolare, tanto che in molti Comuni ticinesi, come a Lugano, si tenevano in passato delle processioni molto frequentate e attese. Nell’estendere la solennità a tutta la Chiesa cattolica, Papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264, scelse come collocazione il giovedì successivo alla prima domenica dopo Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Di tutto questo cosa è rimasto oggi? E a chi giovano queste giornate festive in cui la religiosità popolare, benché vengano ancora organizzate le processioni, spesso passa in secondo piano? Ne parliamo con voi che ci potete raggiungere con le vostre opinioni e i vostri commenti in diretta telefonica allo 0848 03 08 08 oppure via Wathsapp allo 076 321 11 13.

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