Se il Politecnico di Zurigo conferma il suo valore e la sua ottima reputazione a livello internazionale, l’USI, invece, perde posizioni e retrocede al 473esimo posto nella classifica annuale delle migliori università: ma quanto vale veramente l’Università della Svizzera italiana, nata nel 1996? La si può definire un’eccellenza e un valore aggiunto per il nostro territorio? Quanto beneficia il Ticino della presenza dell’USI e delle sue sei Facoltà? L’USI ha davvero cambiato la mentalità e la visione del Ticino e dei ticinesi verso la cultura, la scienza e il mondo accademico? Ne parliamo oggi sulla scia della speciale graduatoria pubblicata ieri che indica che le università svizzere perdono ancora terreno nel confronto internazionale. Ma il Politecnico federale di Zurigo resta il migliore istituto accademico dell’Europa continentale e al posto settimo a livello mondiale, come l’anno precedente. È quanto emerge dalla classifica annuale delle università pubblicata dalla società di consulenza Quacquarelli Symonds nella quale si registrano dei miglioramenti anche per il Politecnico federale di Losanna (22esimo, +4 posizioni) e per l’Università di Zurigo (100esima, +9). Le università svizzere valutate sono state dieci: due hanno mantenuto la posizione del 2024, tre sono progredite e cinque hanno registrato un calo. L’Università di Losanna ha fatto registrare un miglioramento di 12 posizioni (212esima). Mentre l’Università di Ginevra conferma la posizione (155esima), e quelle di Basilea (158esima), Berna (184esima), Friburgo (642esima), della Svizzera Italiana (473esima) e la Scuola universitaria zurighese di scienze applicate (801-850esima) hanno perso terreno. Quali sono i motivi delle difficoltà e della perdita di consensi, soprattutto sul piano della reputazione, dell’USI? Se lo desiderate ci potete raggiungere con le vostre opinioni e i vostri commenti in diretta telefonica allo 0848 03 08 08 oppure via Wathsapp allo 076 321 11 13.

È ospite:
Luisa Lambertini, Rettrice dell’Università della Svizzera italiana