Da una parte i sostenitori -in primis Pro Natura Ticino e la STAN, la Società ticinese per l'arte e la natura- dell’unicità del Monte San Giorgio, un patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco per i suoi fossili, inadatto per i rampichini che rischiano di trasformare il paesaggio protetto in una rumorosa ed affollata palestra all'aperto; dall’altra parte, invece, l'Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio, che vorrebbe realizzare delle nuove “piste” sugli attuali sentieri per attirare, grazie ad un’offerta di 36 chilometri ciclabili, un numero importante di appassionati di mountain bike, valorizzando così ulteriormente il San Giorgio su scala regionale, nazionale e internazionale. In un paesaggio di simile valore naturalistico e culturale si vorrebbe dunque creare una rete riservata soltanto a chi pedala: il dibattito è dunque servito… con tanto di reazioni favorevoli e contrarie, discussioni e ricorsi da parte di chi è critico e si oppone a quella che definisce “una promozione degradante del territorio”. Insomma, questa volta la contrapposizione all’interno di una mobilità comunque sostenibile e lenta è fra i sentieri pedestri e i tranquilli percorsi escursionistici di chi cammina e gli spazi riservati al divertimento e alle due ruote delle biciclette: nella puntata odierna vi chiediamo se siete favorevoli o contrari alla trasformazione di 36 chilometri di sentieri pedestri ed escursionistici del Monte San Giorgio in percorsi anche ciclabili per le biciclette. In montagna c’è sempre spazio per tutti? La montagna in evidenza, quella montagna che qualcuno vorrebbe fosse come un museo e che qualcun altro, invece, vorrebbe trasformare in un grande parco divertimenti: come vi ponete di fronte alla montagna che rimane comunque un patrimonio naturalistico, storico e paesaggistico da frequentare -indipendente da quale mezzo si scelga- con rispetto? Dite la vostra allo 0848 03 08 08.
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