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Controcorrente

Rinuncereste a spostarvi in automobile, se i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti dei trasporti pubblici fossero più bassi?

DI Antonio Bolzani

  • 27.11.2023
  • 42 min
  • Ti-Press / Carlo Reguzzi /
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Rinuncereste a spostarvi in automobile, se i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti dei trasporti pubblici fossero più bassi? Intanto in Ticino le tariffe dei trasporti pubblici aumenteranno: l’incremento dei prezzi scatterà fra due settimane e si aggira attorno all’8 per cento. Secondo la Comunità Tariffale Arcobaleno (CTA), si tratta di una misura “indispensabile” per mantenere l’attuale offerta. L’adeguamento delle tariffe, che scatterà con il cambio dell’orario del prossimo 10 dicembre, è da ricondurre a diversi fattori, quali l’offerta di trasporto cresciuta negli anni; ai costi dell’energia e del carburante; al rincaro; e allo stesso tempo alla diminuzione dei fondi per l’indennità nel traffico regionale, così come all’aumento dello 0,4 per cento dell’IVA a partire dal 2024 dovuto alla riforma AVS. La CTA ha spiegato che “applica delle tariffe inferiori alla media dei prezzi delle altre comunità tariffali. Per poter mantenere l’offerta dei servizi presente nella nostra regione i prezzi devono necessariamente essere rivisti. Per gli enti pubblici, che finanziano circa due terzi delle prestazioni, diventa altrimenti insostenibile garantire la copertura dei costi”. Ma cosa significa concretamente per gli utenti del trasporto pubblico? Per un biglietto singolo all’interno di una zona Arcobaleno, per esempio, un adulto senza agevolazioni pagherà 2,60 franchi (attualmente costa 2,30 franchi). Un viaggio di sola andata da Lugano a Bellinzona (cinque zone) in seconda classe costerà invece 13 franchi al posto degli attuali 11,80. Sul fronte degli abbonamenti annuali (dove l’aumento è del 9-10 per cento), per un titolo di trasporto valido per due zone in seconda classe un adulto pagherà 732 franchi (ora 666 franchi). Per un giovane (dai 6 ai 25 anni non compiuti) si passa invece dagli attuali 371 franchi a 413. Se si opta per un abbonamento che copre tutto il territorio della Comunità tariffale Arcobaleno (da sei zone), in seconda classe un adulto spenderà 2’062 franchi all’anno (oggi 1’890), un giovane 1’170 franchi (oggi 1’057). Va anche detto che il trasporto pubblico sta viaggiando… con il vento in poppa a Sud delle Alpi. Le cifre del rapporto annuo sulla “Mobilità in Ticino” indicano che nel 2022 il numero di passeggeri sui treni è aumentato del 20 per cento rispetto al 2019 (anno di confronto, non influenzato dalla pandemia), in netta contrapposizione rispetto alla diminuzione del 6 per cento registrata a livello nazionale nello stesso periodo. In crescita, del 9 per cento, è anche il numero dei passeggeri sui bus. Il primo bilancio è quindi positivo, a due anni dalla messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri per il traffico passeggeri e dall’introduzione della nuova offerta di trasporto pubblico. Viaggiare con il trasporto pubblico costerà dunque di più anche in Ticino, dove l’aumento medio si aggirerà attorno all’8 per cento. Lascereste dunque l’automobile a casa -o addirittura non la comprereste oppure, se l’avete, la vendereste- se le tariffe dei trasporti pubblici fossero più a buon mercato? Dite la vostra oggi, telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

Intanto l’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha deciso di occuparsi dei trasporti pubblici, poiché la problematica della mobilità sta assumendo una grande importanza, per le spese a carico dell‘ente pubblico, il sacrificio di territorio e l’emergenza climatica. Le sue proposte si fondano su due principi. Il primo: non intende penalizzare il traffico automobilistico, che spesso rimane fondamentale, soprattutto per le zone periferiche. Secondo: non chiede una un aumento della spesa da parte dell’ente pubblico, bensì una diversa utilizzazione delle gigantesche risorse oggi destinate direttamente (costruzione e manutenzione delle strade) o indirettamente (inquinamento, incidenti, sicurezza) al traffico privato.L’ASP propone una massiccia riduzione delle tariffe. Essa favorisce il trasferimento di utenti dal traffico privato o individuale a quello pubblico collettivo, come dimostrato le esperienze in corso i altri Paesi.

Sono ospiti:
Graziano Pestoni, presidente dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico 
Anna Biscossa, membra di comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico 

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