In queste settimane la maggior parte delle persone svolge la propria attività nella modalità smart working. Anche gli studenti hanno la possibilità di seguire le proprie lezioni in streaming collegandosi ad una delle principali piattaforme. Mai come in questi tempi sono state fatte così tante videoconferenze, condivisi materiali, trasmessi dati. Un'occasione ghiottissima per i Cybercriminali! L'errore è quello di credere che lavorando a casa ci si trovi in un ambiente protetto, dimenticando di avere accanto tutta una serie di oggetti collegati alla rete. Ne parliamo con Alessandro Trivilini, membro del Gruppo Cyber Sicuro e Massimo Brandini, specialista in sicurezza IT.