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Roba da matti

Con Sarah Tognola

Oppy De Bernardo, Apolide, Locarno 2018

Aneddoti folli. Sfogliamo il Repertorio. Tuteliamo i matti!

  • Aneddoti folli

    RSI New Articles 20.05.2020, 21:15

  • Sfogliamo il Repertorio

    RSI New Articles 20.05.2020, 22:00

  • Tuteliamo i matti!

    RSI New Articles 20.05.2020, 23:00

“Uno di Lugano in occasione di un’assemblea annuale dell’azienda elettrica ticinese si presentò vestito da Superman… Una nel mezzo della notte chiamava sempre la polizia. Mi scusi mi sa dire che ore sono? Chiedeva… Uno percorreva su e giù la via Ramogna a Locarno e più volte al giorno, tuonando con voce catacombale: Fidati di nessunooooo”

Storie di personaggi popolari considerati un po' i matti locali e raccolte nel Repertorio dei matti del Ticino. Un libro scritto a 40 mani che nasce da un seminario di scrittura partecipativa. Questa proposta originale si iscrive nella lunga serie di repertori dei matti già realizzati in Italia a cura di Paolo Nori, scrittore, traduttore e blogger.

La lettura di questo libro diventa un momento di riscoperta del territorio e delle storie personali dei personaggi che ne abitano le zone grigie ai margini della normalità. Non vi è traccia di analisi psicologica o sociologica anzi, “la scrittura senza sentimento” vuol essere neutra, leggera, priva di giudizi di valore.

Qualcuno ha detto che sembra di essere a una cena tra amici quando non si vogliono affrontare temi impegnativi ma nemmeno scadere nella banalità e puntare invece sull’originalità. Noi lo faremo con alcuni autori del Repertorio: Carlotta Zarattini, Cristina Zamboni, Marco Miladinovic e Sabrina Caregnato.

I matti sono prima di tutto degli artisti, persone che osano rompere gli schemi dell’ordine costituito. Nell'ultima parte della trasmissione ospiteremo, Oppy De Bernardo, un’artista locarnese che di schemi ne ha rotti parecchi.

È l’ideatore dell’istallazione “Panopticon” in scena lo scorso mese di ottobre in Piazza Manzoni a Lugano: un grande cerchio di scarpe gialle, simbolo di identità e metafora del cammino di ogni persona.

Di Oppy De Bernardo conosciamo pure, “Apolide” realizzata a Locarno con 5000 salvagenti colorati; un’opera di salvezza che riguarda tutto il mondo perché come dice l’artista, “tutti noi abbiamo bisogno di essere salvati da qualcosa”.

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