“Meglio lavorare poco a Palermo che spaccarsi la schiena dodici ore al giorno nelle dannatissime fabbriche di petrolio a Siracusa”. Sono queste le parole che il giornalista Fabio Lo Verso sente dire da suo padre da ragazzino e che gli fa immaginare un inferno dall’altra parte della Sicilia. Le “dannatissime fabbriche” sulla sua costa orientale siciliana affacciata sul mare Ionio, le vede più da vicino durante il servizio militare ad Augusta, che con Priolo, Melilli e Siracusa, è uno dei centri del polo petrolchimico siracusano, dove la promessa di un rutilante sviluppo industriale e di piena occupazione si è trasformata in una tragedia ambientale. Ma questo lo scoprirà più tardi.
Con alcuni ritagli di giornale in tasca su questo polo poi battezzato “il quadrilatero della morte”, Fabio a vent’anni parte per la Svizzera, si laurea in lettere e filosofia, vive a Ginevra, inizia lavorare come giornalista per la Tribune de Genève, è corrispondente parlamentare da Berna, diventa direttore del quotidiano Le Courrier, fonda il giornale di inchiesta La Cité, una straordinaria avventura editoriale di giornalismo partecipativo, scrive “Manifeste pour une nouvelle presse (en) Suisse”, si occupa di educazione ai media, si impegna per un giornalismo di qualità. Nel frattempo, i ritagli di giornale sul polo petrolchimico siracusano aumentano, ci sono anche i primi studi, le inchieste, le ricerche, alcuni libri su una devastazione ambientale quasi silenziata. Il potere dell’industria che riversa in mare una incredibile miscela di sostanze tossiche sembra senza argine e la frase “è meglio morire di cancro che di fame” corre veloce di bocca in bocca tra la gente.
Fabio capisce che deve ritornare a rivedere da vicino il polo petrolchimico siracusano, osservare con gli occhi del giornalista esperto cosa è accaduto, descrivere con la sua penna precisa ed evocativa tutto l’arazzo attorno alle raffinerie e alle aziende dell’indotto, dare spazio alle testimonianze di chi ha denunciato lo scempio e alle voci della popolazione locale. Nasce così “Il mare colore veleno. Indagine su uno dei più grandi disastri ambientali del paese”, che è pubblicato in questi giorni da Fazi Editore e che contiene le foto del fotogiornalista Alberto Campi. Un libro che si legge tutto d’un fiato, dove Fabio Lo Verso usa tutto il mestiere e la passione del giornalista d’inchiesta per raccontare le storie di una regione dove “l’inquinamento ha picchiato duro”.
Fabio Lo Verso, giornalista, membro di WeReport, consorzio internazionale di giornalisti di inchiesta, autore di “Il mare colore veleno. Indagine su uno dei più grandi disastri ambientali del paese”, Fazi Editore
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703647





