Le elezioni legislative avrebbero dovuto dare una maggioranza parlamentare al rieletto presidente Macron. Nella tradizione l’elettorato tende a consegnare al vincitore delle presidenziali una solida base all’Assemblea Nazionale. Così non è stato questa volta. Emanuel Macron può contare sulla maggioranza relativa, la sua coalizione arriva nettamente in testa con 245 dei 577 seggi, ma perde la maggioranza assoluta e sarà dunque costretto ad imbastire per la prima volta una politica di alleanze e compromessi. La neonata alleanza di sinistra, Nupes conquista 131 seggi, è la prima forza di opposizione ma il suo leader Jean Luc Melenchon manca il bersaglio, è nettamente distanziato dal partito del presidente, non sarà certamente lui il primo ministro e la sua formazione La France Insoumise è addirittura superata in seggi dal Rassemblement National, ex fronte nazionale, di Marine Le Pen, vera vincitrice a sorpresa di queste elezioni.
A discuterne con noi:
Riccardo Brizzi, Docente di storia contemporanea all’Università di Bologna, autore di “La Francia di Macron”
Paolo Modugno, professore a Science Po, Parigi
Chiara Savi, giornalista Rsi a più riprese inviata in Francia
Scopri la serie