Huldrych Zwingli
Millevoci

L'originalità e l’attualità della Riforma di H. Zwingli: uno sguardo sulla Svizzera dopo 500 anni

Con Antonio Bolzani

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  • 6.6.2019
  • 54 min
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  • Società

Zurigo così come Ginevra e Wittenberg è una delle culle della Riforma protestante che, con i suoi protagonisti Lutero, Calvino e Zwingli, è considerata dalla storiografia un fenomeno fondamentale della cultura moderna. I riformatori hanno introdotto nell'Europa cristiana una serie di elementi innovatori che hanno prodotto una profonda rivoluzione nei Paesi toccati da questo movimento, in particolare in gran parte dell'Europa settentrionale e negli Stati Uniti. Noi oggi desideriamo concentrarci sulla figura di Huldrych Zwingli, dapprima parroco cattolico, con una formazione di umanista, poi riformatore convinto, chiamato a Zurigo come predicatore del Grossmünster nel 1519. Proprio 500 anni fa colui che era ritenuto all’inizio un bravo divulgatore del pensiero di Lutero intraprende un rinnovamento non soltanto della struttura ecclesiastica, ma dell'intera comunità cittadina. Il modello zurighese diventerà un esempio per altri Cantoni e verrà esportato, con successo, in altre nazioni. L'influenza del suo pensiero per la teologia protestante è tale che ancora oggi si parla di “zwinglianesimo”. Umanista, convinto della centralità della figura di Gesù Cristo per la fede cristiana, Zwingli cambiò in profondità il rapporto tra essere umano e Dio, sottolineando l'importanza della libertà di coscienza. Cinquecento anni dopo ci soffermiamo quindi su colui che è stato il primo dei grandi riformatori svizzeri, pur rimanendo a lungo nell'ombra di Martin Lutero e Giovanni Calvino. Oggi gli storici riconoscono la sua originalità, rivalutando ad esempio l'importanza della sua traduzione della Bibbia, la prima in lingua tedesca, conclusa prima di quella di Lutero, e diversi aspetti della sua iniziativa sia sul piano religioso sia su quello sociale e politico. La sua opera non è esente da ombre ma presenta molti elementi che una frettolosa ed erronea critica aveva ingiustamente messo da parte: proprio per questo è doveroso riproporre, anche in chiave moderna, gli elementi essenziali del pensiero, per certi versi rivoluzionario da un punto di vista teologico, di Zwingli e riflettere sull'eredità lasciata al protestantesimo e all'attività odierna della chiesa evangelica riformata.

Ospiti:
Eva Huhn
, responsabile dell’educazione religiosa riformata delle scuole ticinesi
Stefano D’Archino, pastore protestante presso la Comunità evangelica riformata di Bellinzona e dintorni
Paolo Tognina, teologo evangelico, giornalista e produttore di Segni dei tempi e Chiese in diretta

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